
Pace fiscale arriva la svolta sui debiti verso gli Enti Locali (informativasindacale.it)
In questi giorni si torna a parlare di pace fiscale e condono tombale: la svolta riguarda i debiti con gli Enti locali.
Il tema della pace fiscale torna con forza al centro del dibattito politico ed economico. E, diciamolo subito, non si tratta soltanto di un’ipotesi campata per aria. Anzi, si parla sempre più insistentemente di una nuova sanatoria, un condono tombale vero e proprio, che potrebbe offrire a milioni di italiani una via d’uscita da situazioni debitorie incancrenite nel tempo.
Si guarda soprattutto ai debiti accumulati tra il 2000 e il 2010, ma non solo. Perché la vera novità di queste settimane riguarda anche le ingiunzioni fiscali degli Enti locali. E qui, senza ombra di dubbio, il discorso si allarga.
Addio cartelle esattoriali anche per debiti con gli Enti Locali
Quando si parla di pace fiscale, in realtà, si fa riferimento a una serie di misure straordinarie che puntano a chiudere vecchie partite aperte con il fisco. Non è la prima volta che si percorre questa strada, basti pensare alle rottamazioni passate, fino alla cosiddetta “rottamazione-quater”. Adesso, però, si discute della cosiddetta rottamazione-quinquies, contenuta nel Disegno di Legge AS. 1375, e qui il discorso si fa interessante.
Il punto centrale di questa nuova proposta è che non si limita all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ma estende la possibilità di sanare i debiti anche nei confronti degli enti locali. Tradotto: non solo tasse statali, ma anche tributi comunali come l’IMU, la TARI, il bollo auto e altri pagamenti simili, possono rientrare nel perimetro del condono.

La finestra temporale individuata per questo possibile intervento va dal 2018 al 2023. In pratica, se hai ricevuto un’ingiunzione fiscale da parte del tuo Comune o dalla Regione in questi anni, potresti avere l’opportunità di chiudere tutto senza pagare sanzioni. Restano da versare le imposte vere e proprie, ovviamente, ma verrebbero tagliati gli interessi di mora e le multe. Per molti cittadini e imprese, sarebbe un bel sospiro di sollievo, soprattutto in un momento economico dove il peso delle vecchie cartelle può fare la differenza tra la sopravvivenza e il tracollo.
È chiaro che il governo, in questo senso, gioca su un doppio fronte. Da una parte, punta a recuperare qualcosa da crediti difficilmente esigibili. Dall’altra, lancia un messaggio politico forte, che sa di apertura verso i contribuenti più in difficoltà. E anche se qualcuno storce il naso parlando di scorciatoie poco meritocratiche, non si può ignorare che certe situazioni si trascinano da anni senza soluzione.
La rottamazione-quinquies, se approvata, potrebbe davvero rappresentare una svolta. E non solo per le grandi città. Anche i piccoli comuni, infatti, sono coinvolti e potrebbero beneficiare di un aumento degli incassi che, altrimenti, rischierebbero di restare lettera morta. Per ora non ci sono ancora date ufficiali, ma la macchina si è messa in moto e qualcosa sembra muoversi sul serio.
Insomma, è bene restare aggiornati. Perché se il condono tombale dovesse passare davvero, si aprirà una finestra utile e irripetibile per chi, per un motivo o per un altro, ha accumulato pendenze che non riesce a chiudere. E stavolta, la sanatoria potrebbe includere davvero tutti.