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Bonus Barriere Architettoniche 2025 confermato al 75% fino al 31 dicembre. Nessuna modifica prevista nelle detrazioni
Il Bonus Barriere Architettoniche è un’importante iniziativa che mira a migliorare l’accessibilità degli edifici per le persone con disabilità o difficoltà motorie. La Legge di Bilancio per il 2025 ha confermato un’aliquota di detrazione del 75% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, mantenendo così un sostegno fondamentale per la creazione di una società più inclusiva. Questo bonus rappresenta un’opportunità significativa per migliorare la qualità della vita di molte persone, rendendo gli spazi pubblici e privati più fruibili.
Le barriere architettoniche sono quegli ostacoli fisici che limitano l’accesso e la mobilità negli spazi pubblici e privati. Secondo il D.M. 236/1989, queste barriere possono includere gradini, porte troppo strette e la mancanza di rampe o ascensori accessibili. La rimozione di tali ostacoli è essenziale per garantire il diritto di tutti a utilizzare gli spazi in sicurezza e autonomia.
Gli interventi ammessi dal Bonus Barriere Architettoniche 2025
Il Bonus Barriere Architettoniche 2025 offre la detrazione del 75% per specifici interventi, come indicato nell’articolo 119-ter del D.L. 34/2020. Gli interventi agevolabili comprendono:

- Scale: installazione o modifica per migliorare l’accesso.
- Rampe: costruzione di rampe per superare dislivelli.
- Ascensori: installazione di ascensori o montacarichi.
- Servoscala: dispositivi per consentire l’accesso a piani superiori.
- Piattaforme elevatrici: per facilitare l’accesso a persone con mobilità ridotta.
È importante notare che il D.L. 212/2023 ha escluso alcune spese, come quelle per infissi, pavimenti e servizi igienici, limitando ulteriormente le tipologie di intervento ammissibili.
Diverse categorie di soggetti possono beneficiare di questa detrazione, tra cui:
- Persone fisiche: che effettuano interventi sulla propria abitazione.
- Enti pubblici e privati: che non svolgono attività commerciale.
- Associazioni e fondazioni: che operano nel sociale.
- Condòmini: per interventi su parti comuni degli edifici.
È fondamentale che i lavori siano eseguiti su edifici esistenti e rispettino le normative tecniche.
Il Bonus Barriere Architettoniche prevede una detrazione del 75% delle spese sostenute, ripartita in 10 quote annuali di pari importo. I limiti di spesa ammissibile sono:
- 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti.
- 40.000 euro per unità immobiliari in edifici plurifamiliari (da un minimo di 2 a 8 unità ).
- 30.000 euro per unità immobiliari in edifici condominiali con più di 8 unità .
Ad esempio, per un edificio condominiale composto da 15 unità immobiliari, il limite di spesa è 530.000 euro, calcolato in base ai tetti di spesa indicati.
Dal 1° gennaio 2024, non sarà più possibile cedere il credito o ottenere uno sconto in fattura per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, a meno che i lavori siano stati avviati prima del 30 dicembre 2023. Questo cambiamento ha suscitato preoccupazione tra i contribuenti, limitando le opzioni finanziarie per accedere ai bonus edilizi.
Per accedere al Bonus Barriere Architettoniche, è necessaria una documentazione dettagliata, che include:
- Fatture o ricevute fiscali: comprovanti le spese sostenute.
- Autocertificazione: attestante che le spese non superano i limiti massimi previsti.
- Dichiarazione dell’amministratore condominiale: che attesti l’entità della somma corrisposta e la misura della detrazione, in caso di lavori su parti comuni.
- Asseverazione di un tecnico abilitato: che attesti il rispetto dei requisiti previsti dal D.M. 236/1989.
Questa documentazione è essenziale per garantire la corretta fruizione della detrazione e per evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
In aggiunta al Bonus Barriere Architettoniche, gli interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche possono beneficiare anche del Superbonus, se realizzati insieme ad altri interventi di efficientamento energetico. Il Superbonus prevede una detrazione che varia dal 70% al 65% a seconda del tipo di intervento e della data di conclusione dei lavori.