Occupazione abusiva, che novità in Italia (www.informativasindacale.it)
Occupazioni abusive, arriva il nuovo decreto che potrebbe cambiare molte cose per i proprietari legittime delle case.
Si è parlato spesso delle occupazioni abusive; spesso abbiamo visto, anche attraverso molti servizi televisivi, come case appartenenti a legittimi proprietari finiscano fin tropo facilmente nelle mani di persone sconosciute che se ne impossessano – per l’appunto – abusivamente.
Proprio per questa ragione, il 4 aprile 2025 il governo italiano ha approvato un nuovo decreto legge che introduce un pacchetto di misure che punta a rafforzare la tutela del personale in servizio, ma anche delle vittime dell’usura e dei cittadini colpiti da atti criminali.
Fra le altre cose, c’è una novità in particolare che punta a proteggere la casa come bene primario e inviolabile, in modo tale da agire contro chi occupa abusivamente una dimora. In merito a ciò, approfondiamo e cerchiamo di capire cosa cambia effettivamente, data l’importanza di un decreto che potrebbe migliorare un problema di sicurezza che in Italia va avanti da anni.
Questo decreto legge è così tanto importante perché va proprio a minare l’occupazione abusiva di immobili ad uso abitativo. In poche parole, viene consentito per la prima volta in Italia l’intervento immediato delle forze dell’ordine, senza dover attendere il passaggio formale in tribunale. Ciò che conta, però, è che sia l’unica abitazione del proprietario, magari lasciata temporaneamente per motivi di salute. Questa misura risponde principalmente ai privati che sono anche soggetti vulnerabili come anziani o persone con patologie fisiche e/o psicologiche invalidanti.
Questi soggetti spesso sono costretti ad affrontare tanta burocrazia (e le spese legali) per tornare proprietari non solo fiscalmente ma anche fisicamente della propria casa. Questo decreto prevede la procedibilità d’ufficio in cui l’immobile ormai abusivo sia pubblico, a destinazione pubblica o tutto quanto sia commesso ai danni di persone incapaci dal punto di vista della fascia d’età o per infermità di qualsivoglia tipo e genere; la novità mette in conto anche una potenziale pena detentiva da due a sette anni e anche una corsia preferenziale per lo sgombero, quando si tratta dell’unica casa del proprietario.
Si tratta di una novità davvero molto importante, soprattutto perché riconosce la tutela del domicilio come un principio invalicabile della libertà personale. Il provvedimento riconosce il diritto alla casa, e lo fa stabilendo che la proprietà privata – se legittima – vada tutelata nell’immediato e che non bisogna aspettare troppo per risolvere una questione così delicata e fondamentale.