Notizie

Pensione, così lasci il lavoro con 15 anni di contributi: il trucco legale che pochissimi conoscono

Andare in pensione con soli 15 anni di contributi è possibile, ma devi sapere come. Di seguito proveremo a rendere reale questo sogno.

Quando si parla di pensione, la reazione è sempre la stessa: un misto di speranza, incertezza e una lunga lista di domande. Infatti, il sistema pensionistico italiano è complesso, pieno di regole, finestre di uscita, requisiti e aggiornamenti che cambiano continuamente.

Ogni anno, in molti si chiedono quando potranno lasciare il lavoro, come farlo, con quale assegno mensile. E la verità è che non esiste una risposta valida per tutti. Ci sono però alcuni strumenti che permettono, in determinati casi, di accedere alla pensione anticipata.

Come andare in pensione con 15 anni di contributi senza perdere nulla

Tra i metodi per andae in pensione anticipata c’è l’Ape Sociale e l’Opzione Donna. E poi ci sono le famose deroghe Amato, che aprono scenari insospettabili, anche con soli 15 anni di contributi. L’Ape Sociale è un’indennità ponte destinata a chi, pur non avendo l’età per la pensione di vecchiaia, si trova in situazioni di particolare disagio. Possono beneficiarne i disoccupati, i caregiver, gli invalidi civili e chi svolge mansioni gravose.

Il requisito anagrafico è 63 anni, mentre i contributi richiesti variano da 30 a 36 anni a seconda della categoria. È uno strumento utile, pensato per dare una via d’uscita a chi, per motivi evidenti, fatica ad arrivare all’età pensionabile ordinaria.

Ecco come andare in pensione anche se hai pochi anni di contributi (informativasindacale.it)

Opzione Donna, invece, è una misura dedicata esclusivamente alle lavoratrici. Consente di andare in pensione prima, accettando però un calcolo meno vantaggioso basato sul sistema contributivo. Fino a poco tempo fa, bastavano 58 o 59 anni di età e 35 di contributi. Tuttavia, negli ultimi anni la misura è stata oggetto di modifiche continue, e la platea si è ridotta. Resta comunque una possibilità concreta per molte donne che hanno iniziato a lavorare presto e vogliono chiudere prima il capitolo lavorativo.

Ma ciò che più incuriosisce, e che in pochi conoscono davvero, è la possibilità di andare in pensione con solo 15 anni di contributi. Sembra quasi una leggenda metropolitana, e invece è reale, anche se molto difficile da applicare. Parliamo delle tre deroghe Amato, introdotte negli anni ’90 e rimaste valide solo per chi rientra in condizioni molto specifiche. Le deroghe si rivolgono a lavoratori che avevano già maturato 15 anni di contributi al 31 dicembre 1992, oppure a chi, entro quella stessa data, aveva ricevuto dall’INPS l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria dei versamenti.

In pratica, sono regole pensate per chi aveva già alle spalle una certa storia lavorativa prima della grande riforma previdenziale. Il problema è che oggi, nel 2025, sono pochissimi i lavoratori che possono dimostrare di rientrare in questi paletti temporali. Però, se sei tra questi, hai diritto alla pensione di vecchiaia con 67 anni d’età e solo 15 anni di contributi. Un traguardo impensabile per la maggior parte delle persone, ma assolutamente legale per chi ha i requisiti.

Senza ombra di dubbio, il tema pensione continua a essere una delle questioni più delicate del nostro tempo. E conoscere bene tutte le possibilità, comprese quelle meno pubblicizzate, può fare davvero la differenza tra restare al lavoro per anni e poter finalmente godersi il meritato riposo.

Published by
Rocco Grimaldi